sabato 4 agosto 2012

Bilancio Torino 2011: la necessità dei diritti TV e del mecenate.



Luca Marotta                                            4 Agosto 2012



La società FC Torino Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio relativo all’anno solare 2011 con una perdita di 14,7 milioni. Tale risultato è in netto peggioramento sia rispetto alla perdita dell’anno 2010 di 11,1 milioni, sia rispetto alla perdita del 2009, che era pari a 8,4 milioni.
E’ un trend che rispecchia fedelmente i risultati sportivi: del club: l’anno solare 2009 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2008/09, conclusasi con la retrocessione in Serie B, e il primo semestre della Serie B 2009/10; l’anno solare 2010 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2009/10, terminata con il 5° posto nel campionato di serie B, e il primo semestre della stagione sportiva 2010/11; l’anno solare 2011 comprende il secondo semestre della stagione sportiva 2010/11, conclusasi con l’8° posto nel campionato di serie B, e il primo semestre della stagione sportiva 2011/12, conclusasi con la promozione in serie A.
Il Gruppo.
Nell’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2012, che ha approvato il bilancio risultavano due soci: la società UT Communications Spa, con una percentuale di controllo del 97,5%, e la società MP Service Srl con il 2,5%. MP Service Srl risulta, a sua volta, controllata al 100% da UT Communications. Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che oltre ai due azionisti sono: Cairo Pubblicità; Cairo Communication e Cairo Editore.
La continuità aziendale.
Il Collegio Sindacale, come già scritto nella sua relazione al bilancio 2010, ha evidenziato che “lo sviluppo e la continuità aziendale dipendono anche dal mantenimento di un adeguato sostegno finanziario” da parte della proprietà e tale sostegno è stato assicurato.
Nel 2011, UT Communications ha effettuato finanziamenti infruttiferi per € 13.550.000, mentre ha convertito in capitale di rischio € 14.000.000, destinando l’importo in conto copertura perdite. Nel 2010, i finanziamenti infruttiferi versati ammontavano a 21 milioni e l’importo trasformato in capitale di rischio è stato pari a 14,5 milioni.
Anche i dati del 2011, confermano che FC Torino Spa non si autofinanzia e che ha bisogno del supporto finanziario del suo “mecenate”.

Stato Patrimoniale in sintesi
2009
2010
2011
Attivo



B - Immobilizzazioni
25.990.212
25.565.077
26.151.695
C - Attivo circolante
14.407.279
17.190.083
23.275.967
D - Ratei e risconti attivi
859.872
1.023.087
858.082
Totale attivo
41.257.363
43.778.247
50.285.744




A - Patrimonio Netto
1.772.535
5.136.360
4.401.408
B - Fondi per rischi ed oneri
3.145.957
6.228.858
4.690.740
C - Trattamento di fine rapporto
146.624
98.702
111.658
D - Debiti
30.728.601
31.467.843
39.990.061
E - Ratei e risconti passivi
5.463.647
846.484
1.091.877
Totale passivo
41.257.364
43.778.247
50.285.744
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per 4,4 milioni (5,1 milioni nel 20100). Durante l’esercizio, si è verificato un decremento di € 734.951, dovuto a versamenti per copertura perdite per € 14.000.000 e alla perdita di esercizio di € 14.734.951.
Quindi, i mezzi propri  finanziano solo il 9% (12% nel 2010) degli investimenti e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi (comprensivo dei soldi prestati dalla controllante e degli altri debiti) per l’81%.
Il patrimonio netto non è sufficiente a coprire il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, segnando un rapporto la percentuale del 26% (36% nel 2010). Anche aggiungendo al numeratore del rapporto i debiti verso la controllante la percentuale salirebbe al 62% e non coprirebbe completamente l’importo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
L’indebitamento finanziario.
Posizione Finanziaria Netta
2009
2010
2011
Depositi Bancari
234.863
548.089
4.022.839
Denaro e valori in cassa
45.565
37.918
4.073
Finanz. Controllante

-6.500.000
-4.050.000
Finanz. Controllante postergato


-2.000.000
Totale
280.428
(5.913.993)
(2.023.088)
L’indebitamento finanziario è rappresentato dai debiti verso la controllante UT Communications spa pari a € 6.050.000 (6,5 milioni nel 2010), di questi 2 milioni sono postergati, ossia possono essere pagati dopo aver pagato gli altri debiti. Tali debiti sono infruttiferi e finanziano il 12% dell’attivo. Considerando le disponibilità liquide pari a € 4.026.912 mila euro, si ha un indebitamento finanziario netto di 2 milioni (5,9 milioni nel 2010). Non esistono debiti bancari e debiti verso altri finanziatori. L’indebitamento finanziario netto è inferiore al valore della produzione, ma il Margine Operativo Lordo, essendo negativo per 11,3 milioni, non riuscirebbe a generare un flusso di cassa sufficiente a pagare l’indebitamento finanziario, da cui la necessità del supporto finanziario della proprietà. Si aggiunga, che anche la differenza tra attività correnti e passività correnti è negativa per 21 milioni (14,8 milioni nel 2010).
Il saldo, tra crediti e debiti da trasferimenti risulta positivo per 1 milione, pertanto l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play, resta al di sotto dei ricavi.
I crediti verso società calcistiche ammontano a € 14.569.000. Il maggior importo riguarda il Milan con € 5.760.000, seguito dal Parma con € 3.700.000.
I debiti verso squadre di calcio sono pari a € 13.500.000. Il maggior importo riguarda sempre il Milan con € 5.634.000, seguito dal Varese con € 1.883.000.
Il valore della rosa.
Il totale dell’attivo nell’anno 2011 ammontava a 50,3 milioni (43,8 milioni nel 2010). Il 52% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 64% delle immobilizzazioni e ammontano a 16,8 milioni (14,2 milioni, nel 2010).
Durante il 2011 sono stati effettuati investimenti per 12,5 milioni, cessioni con un valore residuo contabile netto di 2,3 milioni e ammortamenti per 7,7 milioni.
Il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta essere Simone Verdi per € 4.375.000 acquistato dal Milan per 5 milioni, seguono Alain Stevanovic con 2,5 milioni, acquistato dall’Inter con un costo storico di 4 milioni, Mirko Antennucci con 2,4 milioni, acquistato dal Catania per 3,4 milioni ed Ebagua con € 2.333.000, acquistato dal Varese.
I crediti per compartecipazioni cedute, allocati tra le immobilizzazioni finanziarie, diminuiscono da 6,3 a 4,5 milioni e rappresentano il 17,4% delle immobilizzazioni.
Tali crediti riguardano: Gianmario Comi ceduto al Milan con un valore del 50% pari a € 2.350.000, Simone Benedetti ceduto per il 50% all’Inter per 2 milioni e Gaetano Carrieri in compartecipazione col Varese per 200 mila euro.
I debiti per compartecipazioni acquisite aumentano a 8,7 milioni e riguardano Simone Verdi in compartecipazione con il Milan per 2,5 milioni, Alain Stevanovic in compartecipazione con l’Inter per 2 milioni, Mirko Antennucci in compartecipazione col Catania per 1,7 milioni e Osarimen Ebagua in compartecipazione col Varese per 1,4 milioni.
Il valore contabile potenziale della rosa ammonterebbe a 12,6 milioni.
Conto Economico in sintesi
2009
2010
2011
Valore della produzione
49.288.688
31.892.917
19.942.578
Costi della produzione
60.388.147
47.990.462
41.558.487
Diff. Ricavi e costi produzione
-11.099.459
-16.097.545
-21.615.909
Gestione finanziaria
627.931
1.124.169
1.573.524
Gestione straordinaria
0
0
0
Risultato prima delle imposte
-10.471.528
-14.973.376
-20.042.385
Risultato Netto
-8.410.190
-11.136.175
-14.734.951
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2011, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo di circa 3,6 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a 5,1 milioni. Nel 2010 erano pari a 11,2 milioni. Tali plusvalenze sono state determinate dalle cessioni di Gianmario Comi per 4,7 milioni eGaetano Carrieri per 400 mila euro.
I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a 101 mila euro e riguardano prevalentemente Matteo Rubin.
I premi ricevuti per la valorizzazione dei calciatori e per le indennità di formazione ammontano a 85 mila euro.
Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a € 1.822.000 (€ 2.895.000 nel 2010).
I costi per la valorizzazione dei calciatori e per le indennità di formazione ammontano a 72 mila euro.
I costi relativi alle prestazioni di calciatori in prestito sono allocati tra i costi per il godimento beni di terzi e ammontano a 906 mila euro (559 nel 2010).
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis Noif, inclusi tra i proventi finanziari, ammontano a € 1.551.000 (€ 1.419.000 nel 2010) e sono dovuti alle risoluzioni di Malonga (€ 650 mila) e Iunco (€ 901 mila).
Gli oneri da compartecipazione sono trascurabili essendo pari  a € 1.500.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 7.669.000.
I ricavi.
Il valore della produzione, comprensivo di plusvalenze, risulta diminuito di 12 milioni (-37%), passando da 31,9 a 19,9 milioni. I ricavi da gare diminuiscono da 3,4 milioni a 2,3 milioni. La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresentano uno storno di costi, diminuisce da 1,5 a 1,4 milioni, segna una variazione negativa del 4%. Oltre alle plusvalenze la voce più importante di ricavo è rappresentata dalla voce “Contributi/Mutualità”, pari a € 4.867.000 e riguarda i contributi erogati dalla Lega.
 I ricavi da sponsor ufficiali e sponsor tecnico ammontano a € 1.991.000. Gli altri sponsor hanno contribuito con € 1.044.000. I proventi pubblicitari, che alimentano i rapporti con le parti correlate, ammontano a 1,6 milioni.
I proventi radiotelevisivi risultano trascurabili essendo pari a € 521 mila.
I costi.
I costi della produzione registrano un calo del 13%, diminuendo da 48 a 41,5 milioni.
I costi del personale pari a 20,6 milioni (22,1 milioni nel 2010), pur diminuendo del 7%, superano di poco il valore della produzione e rappresentano il 50% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a 9,6 milioni (11,2 milioni nel 2010) diminuiscono di 1,5 milioni e rappresentano il 23% dei costi della produzione. Gli ammortamenti per immobilizzazioni immateriali sono diminuiti del 9%.
Il punto di pareggio.
Il punto di pareggio, con ricavi radiotelevisivi trascurabili, per una squadra di calcio italiana sembrerebbe un miraggio. Infatti, il bilancio del Torino 2011 si è chiuso con una perdita netta di 14,7 milioni ed un risultato prima delle imposte negativo per 20 milioni.
Gli ultimi tre esercizi hanno registrato perdite nette rilevanti per un totale complessivo di 34,3 milioni. Se considerassimo il risultato prima del calcolo delle imposte, il valore negativo salirebbe a 45,5 milioni. Bisogna considerare che per il raggiungimento del pareggio di bilancio in futuro, il Torino potrà usare la leva dell’aumento dei ricavi, segnatamente quelli radiotelevisivi. Per avere un’idea si pensi ai 28 milioni di diritti TV, realtivi al 2010/11, di Parma e Bologna.
Il consolidato fiscale.
FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. La società consolidante può “utilizzare” la perdita della consolidata ai fini IRES, riducendo il suo imponibile fiscale. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di FC Torino Spa.
Le imposte correnti presentano un saldo positivo di € 5.569.596. Il saldo è determinato dal compenso riconosciuto dalla controllante a fronte delle perdite fiscali utilizzate nel consolidato fiscale.
I crediti verso le imprese controllanti ammontano a € 344 mila (€ 1.209.000 nel 2010) e includono il credito per il consolidato fiscale.
Le imposte differite calcolate e accantonate nel 2011 sono state pari a € 262 mila e il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è diminuito da 4,4 a 4,1 milioni.
I rapporti con parti correlate.
Nella relazione sulla gestione è scritto che i rapporti con le parti correlate sono stati effettuati al costo. Nel 2011 i ricavi con parti correlate rappresentano l’8,6% del valore della produzione.
Cairo Pubblicità Srl, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitari. Tale contratto prevede una percentuale di retrocessione al club granata dell’85% al netto degli sconti e una commissione di agenzia del 2%. L’importo “netto” dei ricavi indicati nel valore della produzione che fa riferimento a tale rapporto è di € 1.619.000. L’importo ldelle commissioni calcolate è stato di 37 mila euro, che a differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figurano come costo nel bilancio del Torino.
Da notare che il Torino ha nel passivo un fondo rischi per insolvenza clienti che ammonta a 172 mila euro con utilizzi per 134 mila euro e accantonamenti per 150 mila euro. Tale fondo riguarda la quota di competenza del Torino per il rischio insolvenza dei clienti della concessionaria Cairo Pubblicità.
Cairo Editore Spa ha ottenuto spazi pubblicitari per 100 mila euro.
Mp Service srl è azionista di Torino F.C. Spa e si occupa, tra le altre cose, della gestione di impianti sportivi per usi commerciali. In bilancio risulta che il Torino paga 400 mila euro all'azionista MP Service per l'utilizzo del centro SISPORT.
Conclusioni.
Il bilancio 2011 di FC Torino Spa è un bilancio che evidenzia una gestione che necessita dell’intervento del mecenate.
L’aumento dei ricavi TV che evidenzierà la seconda parte del bilancio 2012, dovrà far fronte alla necessità di coprire l’attuale gestione dei costi, che superano i ricavi, ma potrebbe essere insufficiente anche per un robusto potenziamento della rosa senza il supporto finanziario della proprietà.

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