Luca Marotta
Nell’ultimo bilancio consolidato del Gruppo cui fa capo il
club dell’Aston Villa è stata esposta, tra i proventi finanziari, la voce
relativa alla rinuncia agli interessi su un prestito fatto dalla proprietà, per
l’importo notevole di £ 20,3 milioni.
La cifra è importante e pone delle domande in chiave di
Financial Fair Play: la rinuncia agli interessi su un prestito fatto dalla proprietà è da considerarsi un ricavo rilevante ai fini del calcolo
del brek-even?.
La risposta sta nel Regolamento del Financial Fair Play.
Nell’Allegato X, parte B, n. 1, lettera h), si trova la definizione
di proventi finanziari. La definizione stabilisce un legame con la provenienza
del ricavo, che deve provenire da fonti esterne. Infatti, i proventi finanziari
sono gli interessi derivanti dall’uso di attività (denaro) fatto da terze parti. Ovviamente,
la proprietà di una società non rientra nella categoria delle “terze parti”. Pertanto, difficilmente, ai fini del Financial Fair Play, la rinuncia agli interessi su un prestito fatto dalla proprietà, potrà essere considerata tra i proventi finanziari.
E’ molto probabile che, ai fini del Fair Play Finanziario, la
rinuncia agli interessi su un prestito fatto dalla proprietà possa essere
considerata una "donazione" e rientrare nell’ipotesi prevista dall’Allegato X
parte D, n. 3, lettera a), “contributi da azionisti e/o parti correlate”. In
quanto, la norma in questione assimila la remissione di un debito, equiparabile alla rinuncia degli interessi, a un
contributo in conto capitale, in quanto si traduce in un aumento del patrimonio
netto.
I “contributi da azionisti e/o parti correlate”, definibili
anche col termine di “donazioni”, sono presi in considerazione dall’articolo 61
comma 2, che permette di coprire il deficit, nell’ambito delle soglie di
tolleranza ammesse (ad esempio 45 milioni), proprio con le donazioni.
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