sabato 27 giugno 2015

Bilancio UC Sampdoria 2014: la continuità dipende dal “Piano”.



Luca Marotta


Il bilancio al 31 dicembre 2014 di U.C. Sampdoria Spa riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2013/14, conclusasi col dodicesimo posto in Serie A, e della prima parte della stagione 2014/15, relativa al campionato di serie A successivo, terminato col settimo posto e l’accesso alle fasi preliminari in Europa League, per mancanza di requisiti di chi ne avrebbe avuto il diritto.
Di conseguenza, dal punto di vista sportivo, l’anno solare 2014, ha registrato risultati migliori rispetto all’anno solare precedente. Infatti, il primo semestre dell’esercizio precedente riguardava la seconda parte della stagione sportiva 2012/13, conclusasi col quattordicesimo posto, mentre, il secondo semestre riguardava la seconda parte della stagione sportiva 2013/14, conclusasi col dodicesimo posto.

Il risultato economico dell’anno solare 2014 ha evidenziato una perdita significativa di 24,6 milioni di Euro, mentre nel 2013 il bilancio si è chiuso con una perdita netta di esercizio di € 13.440.011 e, nel 2012, la perdita era stata di € 38,1 milioni.

La Proprietà della Società.

Durante il 2014, è avvenuto il cambio di proprietà. Infatti, in data 12 giugno 2014, San Quirico S.p.A. ha perfezionato la cessione della propria partecipazione di controllo in Sampdoria Holding S.p.A. alla società VICI S.r.l. facente parte del Gruppo di riferimento del signor Massimo Ferrero.

La società Sampdoria Holding S.p.A. ha cambiato la denominazione sociale in ”Sport Spettacolo Holding” e si è trasformata in S.r. l..
Massimo Ferrero ha assunto la carica di Amministratore Unico di Sport Spettacolo Holding S.r.l. e di Presidente e di Amministratore Delegato di U.C. Sampdoria S.p.A.

La società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” detiene il 98,96% del capitale sociale della società “ U.C. Sampdoria S.p.A. ed esercita l’attività di direzione e coordinamento.

Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli uffici sede sociale. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato.

U.C. Sampdoria S.p.A. aderiva al consolidato fiscale, che vedeva come consolidante San Quirico S.p.A..
A seguito del cambio di proprietà Il regolamento di partecipazione di UC Sampdoria al “Consolidato Fiscale Nazionale” precedentemente vigente per gli esercizi sino al 2015, è stato interrotto.

La continuità aziendale.

I revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno evidenziato, al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2014, come negli esercizi precedenti, “significative perdite”, che hanno richiesto interventi di ricapitalizzazione da parte degli azionisti di riferimento”, necessari per ristabilire l’equilibrio finanziario e patrimoniale. Inoltre, i revisori hanno evidenziato, che gli amministratori hanno redatto il bilancio 2014 in base al presupposto della continuità aziendale e nella Relazione sulla Gestione e nella Nota integrativa sono descritte le azioni e le assunzioni sulla base delle quali è stato adottato il principio.

Sul tema della Continuità aziendale nella Nota Integrativa è scritto: il Budget preconsuntivo della stagione 2014/2015  e il Piano per le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 prevedono, a differenza dai precedenti esercizi, “il raggiungimento di una situazione di sostanziale pareggio reddituale e finanziario già a partire dalla prossima stagione sportiva, mentre per le successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi finanziari positivi”.
In particolare, si legge, che per quanto attiene la stagione sportiva 2014/15, “il Budget preconsuntivo evidenzia perdite di esercizio sostenibili rispetto alle dimensioni del patrimonio netto, nonché un assorbimento di cassa parzialmente già coperto dalle disponibilità liquide esistenti il 30 giugno 2014 all’inizio della stagione sportiva. Ad integrazione di quanto già versato ad inizio stagione, nella seconda parte della stagione Sport Spettacolo Holding S.r.l. ha manifestato la propria disponibilità, ed in parte ha già effettuato, ulteriori versamenti attraverso apporti diretti o attraverso il riconoscimento dell’indennizzo dovuto in conseguenza del reclamo ai sensi dell’art. 5.3 del contratto di acquisizione delle partecipazioni in Sampdoria Holding S.p.A. e U.C. Sampdoria S.p.A.. Tali mezzi finanziari, unitamente alle strategie poste in essere per il perseguimento degli obiettivi di Piano, diffusamente illustrate in Relazione sulla Gestione, evidenziano l’esistenza delle condizioni finanziarie e patrimoniali tali da garantire il presupposto della continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi alla data del bilancio d’esercizio.”

Da quanto scritto sopra, si può dedurre che la continuità aziendale è stata garantita per tutto il 2015, e che a tale scopo è “importante” il raggiungimento degli obiettivi del Piano e anche il “reclamo ai sensi dell’art. 5.3 del contratto di acquisizione delle partecipazioni in Sampdoria Holding S.p.A. e U.C. Sampdoria S.p.A.” dalla vecchia proprietà, oltre che il supporto finanziario dell’attuale proprietà.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è diminuito dell’1,8% da € 108 milioni a € 106 milioni.




L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,26.
Infatti, l’equity ratio è pari a 20,6%. Il ricorso al capitale di terzi è prevalente.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,26, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,63, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 12.533.177.
L’attivo corrente, con esclusione dei ratei e risconti attivi, ammonta a 42,1 milioni di Euro, mentre il totale delle passività correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 59,4 milioni di Euro e l’indice aumenterebbe a 0,72.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 59,35% (25,5% nel 2013).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 21.816.461 (€ 9.965.963  nel 2013) e finanzia il 20,6% dell’attivo. La variazione in aumento di € 11,8 milioni è dovuta all’evidenziazione della perdita d’esercizio per € 24.620.048 e a versamenti in conto capitale per € 36.500.000. Nel dettaglio, San Quirico S.p.A. nel corso del primo semestre ha proceduto ad effettuare versamenti in conto capitale e/o copertura perdite, per complessivi Euro 33,6 milioni, mentre, Sampdoria Holding Spa ha effettuato ulteriori versamenti in conto capitale e/o copertura perdita per Euro 2,9 milioni.

Per quanto riguarda la copertura della perdita, l’Assemblea ha deliberato di coprirla con la riserva versamenti in conto capitale.

L’indebitamento finanziario.



Il debito finanziario lordo risulta diminuito da € 17,3 milioni a € 10,5 milioni.
I debiti bancari sono diminuiti da € 13,2 milioni a € 10,4 milioni e riguardano scoperti di conto corrente.
Nel 2014, a differenza del 2013, non ha effettuato nessuna anticipazione finanziaria sui crediti relativi alla quota di diritti televisivi negoziati collettivamente dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A. Pertanto i debiti verso altri finanziatori diminuiscono a € 13 mila (€ 4,1 milioni nel 2013).
Considerando le disponibilità liquide pari a 5,5 milioni di Euro (€ 61 mila nel 2013), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 4,9 milioni inferiore al valore della produzione. Nel 2013, l’indebitamento finanziario netto ammontava a € 17,2 milioni.
I crediti verso enti settore specifico risultano pari a € 40,9 milioni, di cui € 39,8 milioni verso società di calcio. Nel 2013, i crediti verso società calcistiche erano pari a € 34,4 milioni. Il maggior credito riguarda quello verso l’Inter per Icardi, pari a € 11,2 milioni. Sono evidenziati crediti verso la Juventus per complessivi 6.989.000, di cui € 2.566.000 per Gabbiadini; € 1.633.000 per Zaza; € 930 mila per Beltrame ed € 1.860.000 per Fiorillo.

I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 33,4 milioni, nel 2013, i debiti verso enti settore specifico ammontavano a € 39,6 milioni. Il maggior debito riguarda quello verso la Juventus per Gabbiadini pari a € 5,1 milioni. E’ evidenziato un debito verso il Milan per Salamon, pari a € 2,7 milioni e un debito verso il Catania per Bergessio, pari a € 2,1 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è positivo per € 7,5 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.

LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Gli Amministratori determinano la posizione finanziaria netta considerando anche i crediti e i debiti da compartecipazione ex art. 102 bis delle NOIF. E secondo i loro calcoli è negativa per 12,7 milioni, mentre nel 2013 era negativa per 11,5 milioni di Euro.
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è negativo per € 3.643.000, mentre nel 2013 era negativo per € 323 mila.
Appare evidente la necessità del supporto finanziario della proprietà.

IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario dimostra la variazione positiva di disponibilità liquide per € 5.486.903 è dipesa dall’assorbimento di flussi di liquidità generati dalla gestione corrente per € 33,3 milioni; da flussi positivi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 29,7 milioni; da flussi positivi di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 9,1 milioni.
A conferma di quanto scritto sopra, il maggior flusso di liquidità deriva dagli apporti di capitale per 36,5 milioni di Euro.

Gli altri debiti.

I debiti tributari risultano diminuiscono a € 4,8 milioni (€ 5,6 milioni nel 2013). L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2014 pari a € 4,6 milioni (€ 4,1 milioni nel 2013). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2014.
I debiti verso i dipendenti diminuiscono da € 4,9 milioni a € 3,6 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 170 mila (€ 195 mila nel 2013) sono stati pagati nel mese di gennaio 2015.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a € 1.126.000 (€ 1.664.000 nel 2013).

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 36,8 milioni (€ 39,1 milioni nel 2013), evidenziando una riduzione del 5,9%. La variazione negativa di € 2,3 milioni è dovuta ad investimenti per € 19,7 milioni (€ 29,9 milioni nel 2013), cessioni con un valore contabile residuo di € 7,3 milioni (€ 4,8 milioni nel 2013), ammortamenti per € 14,7 milioni (circa € 11,8 milioni nel 2013).
Durante il 2014, gli acquisti col valore più elevato sono stati Beltrame (Juventus) per € 4 milioni, De Silvestri (Fiorentina) per € 2,7 milioni; Bergessio (Catania) per € 2.650.000 e per € 2 milioni Mesbah (Parma), Okaka (Parma) e Marchionni (Parma).
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 18.496.000, che ha determinato un’eccedenza di plusvalenze per € 11,2 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Mustafi (Valencia) per € 7.695.000, Fiorillo (Juventus) per € 4 milioni, Pozzi (Parma) per € 2 milioni, Antonio J. (Parma) per € 2 milioni e Costa A. (Parma) per € 2 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore dei calciatori ceduti in compartecipazione, che diminuisce da € 14,2 milioni a € 2 milioni. L’unico calciatore ceduti in compartecipazione risulta Fiorillo (Juventus).
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione aumentano a € 9,7 milioni da € 8,5 milioni. L’importo maggiore al 31.12.2014, riguarda Gabbiadini (Juventus) per € 5,5 milioni, seguito da Beltrame (Juventus) con € 2 milioni).
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un valore contabile ipotetico della rosa calciatori di € 29 milioni (€ 44,7 milioni nel 2013).

Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificata la cessione di Manolo Gabbiadini al Napoli per un corrispettivo di Euro 12,5 milioni, a fronte di un valore netto contabile di circa Euro 7,7 milioni, registrando una plusvalenza di Euro 4,8 milioni. L’operazione ha comportato anche l’iscrizione di un onere finanziario per la risoluzione della compartecipazione di Euro 750 mila.

La Gestione Economica.

Nel 2014, il valore della produzione diminuisce dell’11,6% da € 66,9 milioni a € 59,2 milioni.
I costi della produzione, pari a € 78,8 milioni (€ 81,3 milioni nel 2013), risultano diminuiti del 3,1%, in misura inferiore. Quindi la situazione di squilibrio economico già esistente nel 2013, si è accentuata. Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione peggiora segnando un risultato negativo per 19,6 milioni di Euro, mentre nel 2013 era negativo per 14,4 milioni di Euro. Tale differenza nel 2012 era negativa per € 55,3 milioni e nel 2011 era negativa per € 24,6 milioni, come lo era anche nel 2010, perché era negativa per € 18,2 milioni, sintomo di una gestione operativa non equilibrata.
Infatti, come emerge dal grafico, dal 2011, complice anche la retrocessione in Serie B, il fatturato netto risulta inferiore al costo del personale.



I Ricavi.




Bisogna evidenziare che nel 2014 si registra l’incremento del fatturato netto, senza plusvalenze, dell’1,5%.
Al contrario del valore della produzione, il fatturato netto risulta in aumento , perché sul valore della produzione giocano un ruolo decisivo le plusvalenze, che sono diminuite del 24,3%.

Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”.Il grafico sotto lo mostra chiaramente.



I ricavi da gare sono diminuiti del 5,3%, da € 4,2 milioni a € 3,8 milioni. I proventi radiotelevisivi sono diminuiti del 2,7%, da € 32,9 milioni a € 31,99 milioni. Tali proventi incidono per il 54% sul valore della produzione e per il 74% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 2.053.000 (€ 2,7 milioni nel 2013). Gamenet ha contribuito con € 500 mila, per la seconda parte del 2013/14 (€1,2 milioni, per tutto il 2013). Lo Sponsor tecnico ha contribuito con € 1,5 milioni (€ 1,5 milioni nel 2013).
Per la prima parte della stagione sportiva 2014/2015 la Sampdoria è risultata priva dello Sponsor Ufficiale, ad eccezione dell’esposizione per tre partite di campionato della sponsorizzazione relativa al film “Sin City”. Poiché è scritto, che l’importo pagato per tale sponsorizzazioni “completa il totale dei proventi da sponsorizzazione per la stagione in corso”, vuol dire che la sponsorizzazione per tre partite del film “Sin City” ha fruttato solo 53 mila Euro.

I proventi pubblicitari ammontano a € 1.618.000, mentre nel 2013 erano pari a € 842 mila. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy.

I contributi federali, pari a € 2.485.000, riguardano per Euro 150 mila il rimborso Fifa per la partecipazione alla finale della Coppa del Mondo dei calciatori Romero e Mustafi, per Euro 730 mila la stima dei proventi collettivi non audiovisivi, per Euro 504 mila la quota parte del provento nei confronti della Lega Serie A per il diritto all’accesso al segnale per la stagione 2014/2015.

Il Player Trading.



Il risultato del Player Trading è negativo per circa € 6,9 milioni. Nel precedente esercizio era positivo per circa € 9,7 milioni. Nel 2014, il risultato della gestione economica dei calciatori non è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze incidono per il 24,3% sul valore della produzione e ammontano a 14,4 milioni (€ 23,4 milioni nel 2013).  Le principali plusvalenze hanno riguardato le seguenti cessioni: Mustafi, ceduto al Valencia per € 7.695.000 e con una plusvalenza di pari importo; Fiorillo, ceduto alla Juventus per 4 milioni di Euro e una plusvalenza di Euro 3.879.000.
Le minusvalenze risultano pari a € 3.197.000. La principale minusvalenza è stata quella relativa a Bjarnason per 1.542.000.
I proventi da compartecipazioni ammontano a € 1.982.000. Il principale importo riguarda Poli (Milan) per 1 milioni di Euro, seguito da Bjarnason (Pescara) con € 980 mila.
Gli oneri da compartecipazioni risultano pari a € 4.381.000. Gli importi principali riguardano: Biabiany (Parma) e Rossini (Sassuolo) per 1,5 milioni di Euro.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 738 mila ( € 2,4 milioni nel 2013). Il costo maggiore riguarda il prestito semestrale di Romagnoli (AS Roma) per € 250.000, seguito da  Duncan (Inter) per € 200 mila.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 14,7 milioni (€ 11,8 milioni nel 2013).

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 43,9 milioni (€ 46,9 milioni nel 2013), risulta diminuito del 6,6% ed incide sul fatturato netto per il 102,2%, mentre incide sul valore della produzione per il 55,6%, grazie alle plusvalenze. Il livello del costo del personale raggiunto sia nel 2013 che nel 2014 è diventato in parte “sostenibile” solo grazie alle plusvalenze. Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2014, è diminuito da 43 a 42, mentre il numero dei calciatori è diminuito da 41 a 35.
Nelle spese per servizi, pari a € 9,1 milioni (€ 9 milioni nel 2013), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 2,6 milioni (€ 2,8 milioni nel 2013).
I costi per godimento beni di terzi comprendono i diritti di utilizzo dello Stadio per € 1,4 milioni
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 7,1 milioni (€ 9,6 milioni nel 2013), includono anche gli “Oneri contribuzione LNP Serie A” per Euro 1.952.000.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2012, 2013 e 2014, è negativo per € 89,5 milioni. Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di 4,3 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
A tutti gli effetti sembra molto difficile sostenere che la Sampdoria riesca a rientrare nella soglia di tolleranza dei 45 milioni.

Il Budget 2014/15 e il Piano 2016-2018.

Il Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2015 ha approvato il Budget preconsuntivo della stagione 2014/2015 ed il Piano per le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il Budget prevede il raggiungimento di una situazione di sostanziale pareggio reddituale e finanziario già a partire dalla prossima stagione sportiva, mentre per le successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi finanziari positivi.
Le principali assunzioni del Piano sono:
-         incremento dei ricavi da cessione diritti TV;
-         diminuizione del monte ingaggi calciatori, mediante riduzione della rosa e ringiovanimento della stessa;
-         player trading, con realizzo di plusvalenze;
-         “conferma, da parte del ceto bancario, di fidi in misura almeno pari a quelli attualmente in essere, anche successivamente alla scadenza delle garanzie in essere prevista per il 30 giugno 2015”.

Conclusioni.

Sarà interessante verificare nei prossimi esercizi come il verificarsi delle assunzioni del “Piano”, determineranno il raggiungimento della situazione di equilibrio economico, necessaria anche per il raggiungimento dell’equilibrio finanziario e patrimoniale.

A quanto scritto sopra bisogna aggiungere che la nuova Dirigenza sta valutando la possibilità di subentrare nella gestione diretta dello Stadio Luigi Ferrarsi, al fine di accelerare gli investimenti di riqualificazione della struttura, che secondo gli Amministratori, sono “diventati ormai necessari per una gestione a reddito dello stadio”.

Nessun commento: