lunedì 4 gennaio 2016

Hellas Verona 2014/15: perdita di 6,9 milioni.



Luca Marotta



“Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha chiuso l’esercizio 2014/15 con una perdita di 6,9 milioni di Euro. L’esercizio precedente si era chiuso con un utile di 5,27 milioni di Euro grazie alla plusvalenza realizzata con la cessione del marchio du Euro 15,9 milioni.
Durante il 2014/15 la società “Hellas Verona Football Club S.p.A.”, ha acquisito il controllo della società “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, che aveva acquisito il marchio “a normali condizioni di mercato”. Quindi tale società è diventata “controllata”.

Per quanto riguarda la stagione sportiva 2014/15, la prima squadra si è classificata al tredicesimo posto nel campionato di calcio professionistico di Serie A, ottenendo la conferma alla partecipazione alla Serie A anche per la stagione 2015/16.

Dalla lettura del bilancio, appare di fondamentale importanza la permanenza in Serie A.

La Società.

“Hellas Verona Football Club S.p.A.” è controllata dalla società “HV7 S.r.l.”, ma non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte dell’unico azionista. La società intrattiene con “HV7 S.r.l.” un contratto relativo all’utilizzo della sede sociale, ad un canone  pari a € 107 mila.
A partire dall’esercizio 2012-2013 “Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale, in qualità di soggetto consolidato, con la società “Seven 23 S.r.l.”  in qualità di consolidante.
Dall’anno solare 2015 “Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha aderito alla procedura Iva di Gruppo, con la controllante HV7 Srl e la controllata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”.
Durante il 2014/15 è stata assunta una partecipazione pari al 88,89% nella società “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”. Con “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, durante il 2013/14 si è verificata l’operazione “cessione marchio”.

La Continuità Aziendale (going concern).

Gli Amministratori hanno redatto il bilancio di esercizio al 30 giugno 2015 nella prospettiva della continuità aziendale, anche perché per il 2015/16 il Verona ha acquisito il diritto a partecipare al campionato di serie A e secondo gli Amministratori, tale circostanza permette di affrontare gli aspetti economico-finanziari della gestione caratteristica con criteri e metodologie di continuità con il 2014/15. Ovviamente, salvaguardando le priorità al fine di raggiungere un equilibrio economico-finanziario.

Lo Stato Patrimoniale.



Il totale dell’Attivo, ossia il totale dei mezzi a disposizione, è diminuito da € 66,36 milioni a € 61,28 milioni. La diminuzione dipende soprattutto dallo smobilizzo, dovuto alle cessioni, dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuiti da € 22,7 milioni a € 11,68 milioni. Le immobilizzazioni immateriali incidono per il 27,98% sull’attivo.
Le immobilizzazioni finanziarie sono pari ad € 92.883 e comprendono la cifra di € 80.000 riguardante la partecipazione in “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.” per l’88,9%; ed € 12.833 per depositi cauzionali.
I crediti sono aumentati da € 32,6 milioni a € 42,9 milioni e rappresentano il 70,03% dell’attivo. La principale voce dei crediti riguarda i crediti verso enti settore specifico per € 19,56 milioni seguiti dai crediti verso le imprese collegate, ossia “Hellas Marketing & Communication Srl”, pari a € 16,7 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,055 (1,13 nel 2013/14), ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2015, il club possedeva dei beni il cui valore era sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,81 (0,68 nel 2013/14), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe sufficiente per pagare i debiti a breve termine.
Anche non considerando i ratei e i risconti passivi, pari a € 3.882.781, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,06 (0,13 nel 2013/14).
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di autonomia patrimoniale, è molto basso ed è pari a 5,3%. Il ricorso al capitale di terzi risulta eccessivo, perché pari all’94,7%.

SOSTENIBILITA’ DEL PASSIVO
A fronte di un totale delle passività, intese come “liabilities” pari a € 58.047.498 (€ 58,7 milioni nel 2013/14), si contrappone un EBITDA negativo per € 973.737. Nel 2013/14 l’’EBITDA era positivo per € 5.895.564, ed il rapporto tra il totale lordo delle passività e l’EBITDA era pari a 9,96. In altri, termini, mentre nel 2014/15 la gestione economica, da sola senza l’ausilio dei valori dell’attivo, non risulta in grado di generare flussi di cassa in grado di pagare il debito, nel 2013/14 avrebbe impiegato 9,96 anni.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresenta il 19,06% (34,25% nel 2013/14) del totale dell’attivo.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta in forte calo da € 22,72 milioni  a  € 11,68 milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 9,75 milioni (€ 23,7 milioni nel 2013/14), a cessioni per un valore contabile residuo di € 15,3 milioni (€ 3,17 milioni nel 2013/14), ad ammortamenti per € 5,1 milioni (€ 3,2 milioni nel 2013/14) e svalutazioni per € 343 mila.
L’acquisto più oneroso è stato Viviani (Roma) per € 4 milioni, seguito dal “riscatto” di Romulo dalla Fiorentina per € 3,5 milioni e Marquez (Leon)  per € 300 mila.
Tra le cessioni con l’importo più rilevante spiccano: Iturbe (Roma) per € 22 milioni con una plusvalenza di € 7 milioni; Donsah ceduto al Cagliari per € 2.160.000 con una plusvalenza di € 2.047.000.

Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori con i mezzi propri.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. E’ auspicabile che tale rapporto sia almeno pari a 1. Nel caso in questione il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,28 (0,34 nel 2013/14).

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 3.234.776 (€ 7,6 milioni nel 2013/14). Rispetto al 2013/14 si è verificata un decremento di € 4,4 milioni, corrispondente alla perdita dell’esercizio di € 6.922.605 ed ad un versamento in conto capitale da parte del socio controllante per Euro 2.500.000. I mezzi propri finanziano solo il 5,3% dell’attivo.
Tuttavia, essendo positivo, il Patrimonio Netto è conforme a quanto richiesto dall’indicatore 2) del Fair Play Finanziario.
L’assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2015 ha deliberato la copertura della perdita 2014-2015 mediante l’utilizzo delle riserve disponibili.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento di natura finanziaria 2014/15 al netto delle disponibilità liquide è aumentato da € 18,6 milioni a € 22 milioni.
I debiti verso la società controllante ammontano a € 3.116.435 e riguardano il residuo dell’anticipazione di 14 milioni di Euro del 2013/14 per la campagna trasferimenti.
I debiti bancari aumentano da € 275 mila a € 2,85 milioni. Tali debiti riguardano un mutuo con Unicredit per un importo residuo di € 168 mila e scadenza 31/12/2016 e lo scoperto con MPS per Euro 2.682.000.
Le disponibilità liquide risultano in riduzione da € 1.197.696 a € 80.281.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per € 5,8 milioni (-€ 3,8 milioni nel 2013/14). I crediti verso enti settore specifico ammontano a circa € 19,56 milioni. L’importo maggiore riguarda il credito verso la Roma di € 12,5 milioni per Iturbe.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 13,78 milioni (€ 12,5 milioni nel 2013/14). L’importo maggiore riguarda i debiti verso la Lega Nazionale Professionisti per € 7,8 milioni seguito dai debiti verso agenti FIFA per Euro 4.875.000. L’aumento dei debiti verso gli agenti dipende dal fatto che la politica societaria ha puntato sui calciatori svincolati e/o fine contratto.
I debiti verso altri finanziatori riguardano il debito verso banca IFIS per 13.117.000 Euro, riguardanti l’anticipo sul saldo attivo della campagna trasferimenti e il debito verso Emilia Romagna Factor per 3.002.000 Euro, riguardante l’anticipo per i diritti televisivi di Serie A 2015/2016.

Altri debiti.

Secondo gli Amministratori, la gestione finanziaria non ha evidenziato momenti di criticità e si è impostata la pianificazione dei pagamenti verso terzi assolvendo puntualmente alla liquidazione dei compensi per l’attività di lavoro dipendente, delle competenze fiscali e contributive.
I debiti tributari ammontano a € 173.519 (€ 2,2 milioni nel 2013/14), di cui € 108 mila per ritenute IRPEF, e i debiti verso Istituiti previdenziali risultano pari a € 283 mila (€ 260 mila nel 2013/14). Nella Nota Integrativa è specificato l’adempimento degli obblighi nel mese di competenza.
I debiti verso i propri Dipendenti ammontano a € 7.953.000 (€ 6.590.000 nel 2013/14) e si riferiscono alle mensilità di maggio e giugno 2015 oltre ai premi maturati. Nella Nota Integrativa è specificato il puntuale pagamento alle scadenze.
I debiti verso dipendenti rappresentano circa il 23,44% del costo del personale.
Il fondo rischi e oneri diminuisce da € 7.634.614 a € 4.240.174, soprattutto a causa del rilascio dell’accantonamento prudenziale di € 2 milioni effettuato l’esercizio precedente.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato del 4,7%, da € 53,6 milioni a € 51,1 milioni.
I costi della produzione restano superiori, perché sono aumentati, anche in misura più che proporzionale 7,9%, da € 54 milioni a € 58,28 milioni, a causa soprattutto dell’incremento del costo del personale da € 29,1 milioni a € 33,9 milioni. La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per € 7.187.512, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 401.093.



I Ricavi

Il fatturato, al netto delle plusvalenze realizzate, degli altri ricavi da Player Trading e degli storni dei costi per il vivaio, risulta diminuito da € 42,7 milioni a € 38,2 milioni.
I diritti TV aumentano del 9,1%, da € 22.822.867 a € 24.890.993.
I ricavi commerciali pari a € 1,88 milioni (€ 3,58 milioni nel 2013/14), riguardano proventi da sponsorizzazioni per € 1.243.226 (€ 1.615.416 nel 2013/14), proventi pubblicitari per € 622.359 (€ 1.818.724 nel 2013/14) e proventi commerciali e royalties per € 19.964 (€ 153 mila nel 2013/14). Gli sponsor ufficiali (Agsm Verona Spa, Leaderform Spa, Franklin & Marshall) hanno contribuito con € 1.050.000 (€ 1.450.000 nel 2013/14). Lo sponsor tecnico Nike  ha contribuito con € 193 mila (€ 165.000, sempre con Nike nel 2013/14).
I ricavi da gare diminuiscono del 3,6%, da € 5,31 milioni a € 5,12 milioni, a causa soprattutto della diminuzione dei ricavi per abbonamenti da € 3,5 milioni a € 3,29 milioni. La campagna abbonamenti relativa alla stagione sportiva 2014/15 ha visto la sottoscrizione di n. 14.107 abbonamenti (n. 16.129 nel 2013/14).
Mentre, la campagna abbonamenti 2015/16 ha registrato la sottoscrizione di n. 13.207 abbonamenti per un incasso lordo di Euro 3,565 milioni.
Secondo gli Amministratori, il numero di abbonamenti, pone la società Hellas Verona tra le prime in Italia; tuttavia, è in calo rispetto al 2013-2014.

I ricavi e proventi diversi pari a € 2.206.848 (€ 4,9 milioni nel 2013/14), risultano in calo, perché nell’esercizio precedente figurava l’accordo transattivo con la RAI per € 3,5 milioni. Il corrispettivo 2014/15 per la concessione dei diritti, pattuito con la RAI, è di 52 mila Euro. L’accordo con “Infront” per l’utilizzo e lo sfruttamento dell’archivio ha fruttato € 1.035.000. Il riaddedito al Comune di Verona dei lavori effettuati nello stadio è stato pari a € 354 mila.

Il Player Trading.



Il risultato economico delle operazioni di mercato, ossia i ricavi e le plusvalenze al netto delle minusvalenze e dei costi legati al trasferimento dei calciatori, è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori. Tale circostanza, verificatasi anche negli esercizi precedenti è indicatore di una particolare attenzione alle operazioni di calciomercato da parte della società.
Le plusvalenze realizzate sono pari a € 10,3 milioni (€ 10,2 milioni nel 2013/14).
La plusvalenza più importante è stata quella legata alla cessione del calciatore Iturbe, che è stato ceduto alla Roma per € 22 milioni e che ha determinato una plusvalenza di € 7.000.000. Le altre plusvalenze riguardano la cessione dei calciatori Donsah (Cagliari) per € 2.047.000 e Bianchetti (Inter) per € 567 mila.
Le minusvalenze sono state rilevate solo per € 14 mila (€ 30 mila nel 2013/14).
I proventi derivanti dalla cessione temporanea di calciatori sono stati pari a € 1.701.000 e comprendono il prestito di Romulo alla Juventus per 1 milione di Euro.
Gli oneri derivanti dall’acquisizione temporanea di calciatori sono stati pari a € 1.150.000 e comprendono il prestito di Sorensen dalla Juventus per 300 mila Euro.
Gli ammortamenti dei calciatori sono aumentati da € 3,2 milioni a € 5,1 milioni.
Vi sono oneri da compartecipazione per € 1.051.000, dovuti principalmente al fatto che per il calciatore Jorginho in compartecipazione con il Napoli, il Verona ha ritenuto di accogliere l’offerta della controparte, pari a 3,5 milioni evitando l’alea della risoluzione alle “buste chiuse”.

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 33,9 milioni (€ 29,1 milioni nel 2013/14), risulta aumentato del 16,4%.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto è stata elevata perché pari all’ 88,9% circa.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario auspica che tale rapporto sia inferiore al 70%.
Il Costo del Lavoro Allargato, che considera anche gli ammortamenti dei calciatori, avrebbe un’incidenza sul fatturato netto del 102,3%. Se si considerasse solo il costo del personale tesserato, pari ad € 33,2 milioni, l’incidenza del Costo del Lavoro Allargato sul fatturato netto si ridurrebbe al 100,4%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessive sono pari a € 6.213.775 (€ 3.995.057 nel 2013/14), di cui € 5,1 milioni per ammortamento calciatori, € 546 mila per ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali ed Euro 343 mila per svalutazione di 4 calciatori.
Tale voce incide per il 10,7% sui costi della produzione.
Le spese per servizi aumentano di circa € 2,67 milioni da € 9,17 milioni a € 11,85 milioni. I costi per le competenze dei procuratori aumentano da € 2.012.000 a € 4.973.000. I costi amministrativi e generali ammontano a € 2.672.000.
Non avendo infrastrutture sportive di proprietà, Hellas Verona paga € 644 mila per l’affitto di impianti sportivi comunali, € 120 mila per l’affitto di campi sportivi ed € 134 mila per l’affitto di altri locali (di cui € 107 mila verso HV7 srl).
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, gli interessi passivi verso altri finanziatori sono aumentati da € 320 mila a € 1.228.000, per il maggior ricorso al factoring.

La gestione straordinaria è positiva per € 2 milioni, perché beneficia del fatto che l’8 aprile 2015 con delibera del Consiglio di Amministrazione si è provveduto a liberare l’accantonamento a fondi rischi, effettuato nell’esercizio precedente, per € 2 milioni, per il venir meno dei presupposti.

Il Consolidato Fiscale e le operazioni con parti correlate.

Per quanto riguarda la gestione tributaria, poiché Hellas ha aderito al consolidato fiscale, ha calcolato imposte anticipate per l’importo di € 661.439 (-€ 2.896.211  nel 2013/14), che rappresentano il risultato dell’importo fiscale trasferito alla consolidante.
A causa dell’IRAP di competenza dell’esercizio, pari a € 998.996 (€ 1.799.017 nel 2013/14) e delle imposte differite, pari a € 1.373.639, la gestione tributaria esercita un impatto positivo per  € 1.036.000 esercitando il suo effetto sul risultato prima delle imposte che era negativo per € 7.958.667, determinando una perdita netta di € 6.922.605.
HV7 srl ha prestato in data 26 maggio 2014 la cifra di 14 milioni per l’operazione Iturbe. L’anticipazione finanziaria è stata parzialmente rimborsata nel mese di settembre 2014 per Euro 9 milioni, mentre una successiva quota di Euro 2,5 milioni è stata destinata a riserva in conto capitale nel corso del mese di giugno 2015.
HV7 srl ha inciso sui costi per € 107 mila per l’affitto della sede sociale.
“Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.” ha determinato costi pubblicitari e promozionali per € 200 mila.
Nel mese di dicembre 2013, si è proceduto alla cessione del marchio “Verona” per lo sfruttamento commerciale, marketing e comunicazione, alla società correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, preservando l’esclusiva titolarità del marchio ai fini del c.d. “titolo sportivo” in capo ad “Hellas Verona Football Club S.p.A.”. Tale cessione è avvenuta per l’importo di € 16 milioni (da pagarsi ratealmente entro il 30 giugno 2017). Al 30.06.2015 esiste un credito per fatture da emettere verso “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.” per Euro 16.750.000, di cui € 1,5 milioni per il contratto di concessione utilizzo marchi.
Hellas Verona è intervenuta nell’aumento di capitale della correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, da € 10 mila a € 90 mila versando € 80 mila. Poiché l’aumento di capitale prevede il versamento di un sovrapprezzo di € 5 milioni entro il 30.06.2018, Hellas Verona utilizzerà parte del credito sorto dall’operazione di cessione del marchio.

Prospettive 2015/16.

Nel bilancio 2014/15 è mancata la plusvalenza di € 15,9 dovuta alla cessione del marchio avvenuta nel 2013/14.
Secondo gli Amministratori, la disputa del campionato di calcio professionistico di Serie A 2015/16 consentirà di affrontare gli aspetti economico-finanziari della gestione caratteristica con criteri e metodologie di continuità con la stagione 2014/15, salvaguardando le priorità al fine di raggiungere un equilibrio economico-finanziario.

In altre parole la permanenza in Serie A è fondamentale.

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