giovedì 15 settembre 2016

Manchester United : i risultati record del bilancio 2015/16.



Luca Marotta


Il 12 settembre 2016 sono stati resi noti i risultati della quarta trimestrale 2015/16 del Gruppo Manchester United plc. I risultati della quarta trimestrale riportano anche quelli dell’intero esercizio 2015/16. Prima di procedere nell’analisi, bisogna evidenziare che la quarta trimestrale del 2014/15 riportava un risultato netto leggermente diverso da quello del bilancio definitivo: ossia una perdita netta di £ 1.080.000; mentre il bilancio definitivo evidenziava una perdita di £ 895 mila.

I risultati, resi noti il 12 settembre 2016, evidenziano tre record: 1) record di fatturato (£ 513,5 milioni); 2) record di EBITDA (191,9 milioni); 3) record di risultato operativo positivo (£ 68,9 milioni).
Secondo  Ed Woodward, Executive Vice Chairman, i risultati record del 2016 riflettono la forza del business e il Club è sulla strada giusta per ottenere ricavi record nel 2017, anche in assenza della partecipazione alla Champions League. I brillanti risultati economici e finanziari hanno permesso di investire nella squadra, nel management e nelle strutture per competere e vincere trofei nei prossimi anni.
Nel presentare il business del club inglese, gli Amministratori evidenziano che il Manchester United è uno dei club sportivi più popolari e di successo nel mondo. In 138 anni di storia ha vinto 64 trofei e detiene il record di 20 campionati inglesi vinti. I successi sportivi hanno contribuito allo sviluppo del marchio, che è uno dei principali marchi sportivi del mondo e può vantare una comunità globale virtuale di 659 milioni di fans. Ed è verso questa grande comunità di tifosi che il Manchester United si rivolge per generare entrate significative da più fonti, tra cui sponsorizzazioni, merchandising, licensing di prodotto, media tradizionali, nuovi media e mobile e i ricavi da match day.

Come previsto dagli Amministratori, il fatturato del Gruppo Manchester United plc, nel 2015/16, ha raggiunto la cifra record di 515,3 milioni di sterline (£ 395,2 milioni nel 2014/15), pari a circa 623,6 milioni di Euro (ad un cambio 1 Eur = 0,8264 GBP), conseguendo un utile di £ 36,3 milioni a fronte di una perdita di  perdita di £ 895 mila, conseguita nel 2014/15. L’incremento del fatturato è stato di £ 120 milioni, ed è dipeso soprattutto dall’aumento dei ricavi commerciali. La crescita dei ricavi è stata alimentata dal nuovo contratto ‘adidas’ e dalla partecipazione alla Champions League.
L’Ebitda è risultato positivo per £ 191,9 milioni (£ 120 milioni nel 2014/15).
Il risultato positivo del 2015/16, è dovuto alla crescita dei ricavi nettamente superiore alla crescita dei costi. La perdita consolidata del 2014/15, pari a £ 895 mila, era dipesa oltre che dalla mancata partecipazione alla Champions League, anche dal costo dell’operazione di rifinanziamento del debito, che determinò un aumento degli oneri finanziari netti.
Alle considerazioni fatte, bisogna aggiungerne una di carattere comparativo con gli altri club europei: il fatturato 2015/16 del Manchester United ha spostato la sfida col Real Madrid  per il primato del club di calcio che fattura di più oltre la soglia dei 600 milioni di Euro.

L’importo dell’accordo raggiunto per la sponsorizzazione tecnica con ‘adidas’, conferma quanto detto sopra. Il nuovo accordo è partito dal 1 Agosto 2015, con la durata di 10 anni ed un corrispettivo complessivo di £ 750 milioni, pari a circa 1 miliardo di Euro, corrispondenti a circa 100 milioni di Euro per ogni anno del contratto.
A quanto sopra si deve aggiungere il fatto che il 26 luglio 2012, il Manchester United ha stipulato un accordo con General Motors (Chevrolet) per la sponsorizzazione della maglia, a partire dalla stagione 2015/16. La durata del contratto avrà scadenza alla fine della stagione 2020/21. L’accordo di sponsorizzazione sarà di 70,0 milioni di Dollari USA nella prima stagione, e aumenterà di un ulteriore 2,1% in ogni stagione, successivamente, attraverso la durata del contratto.
Il Manchester United a titolo di accordo di pre-sponsorizzazione ha già ricevuto circa 18,6 milioni dollari nella stagione 2013/14 e presumibilmente lo stesso importo anche per la stagione 2014/15. Complessivamente il nuovo accordo di sponsorizzazione della maglia ha un valore di circa 559 milioni di dollari USA.

La stagione sportiva 2015/16 ha visto il successo nella FA Cup, per la dodicesima volta nella storia del club; in Premier League il Manchester United è giunto quinto (4° posto nel 2014/15) con 66 punti, fallendo l’obiettivo della partecipazione alla Champions League 2016/17. Il Manchester Ubited ha partecipato alla fase a gironi della Champions League 2015/16, giungendo terzo nel suo girone e successivamente è stato eliminato agli ottavi di UEFA Europa League.

Il Gruppo.

Il Gruppo è controllato da Manchester United plc, che è una società, quotata a Wall Street (NYSE). La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer.

La struttura dell’attivo.



Il totale dell’attivo è aumentato da £ 1,3 miliardi a £ 1,45 miliardi. In altre parole, il Manchester United ha a disposizione mezzi per un valore di circa 1,76 miliardi di Euro.
La struttura dell’attivo è prevalentemente “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti costituiscono il 74,7% (81,6% nel 2014/15) dell’attivo. Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 510 milioni) e che da solo rappresenta il 29% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS, non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2014/15.
Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 241,7 milioni (€ 292,5 milioni) ed evidenzia un incremento dell’ 1,5%. Il valore della rosa rappresenta solo il 16,6% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri.
Le immobilizzazioni materiali sono diminuite da £ 250,6 milioni a £ 245,7 milioni, con un decremento del 2% e gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 13,4 milioni (£ 13,6 milioni nel 2014/15).

L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.
L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 1,9. Questo significa che tutti i calciatori sono stati acquistati con i mezzi propri, e non si è dovuto ricorre al capitale di terzi a tal scopo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,46.
Infatti, l’equity ratio è pari a 31,6% e si ricorre prevalentemente al capitale di terzi, nella misura del 68,4%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,46, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, tra questi beni è compreso l’avviamento pari a £ 421 milioni, circa il 29% dell’attivo. Anche se si escludesse l’avviamento, l’indice di solvibilità totale sarebbe comunque pari a 1,04.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,91, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe, di poco, in grado di pagare i debiti a breve.
Il capitale circolante netto è negativo per la cifra di £ 37,1 milioni, ma in diminuzione rispetto al 2014/15. In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Nel caso in questione a determinare la negatività influiscono i ratei e risconti passivi per £ 186,8 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo ed è pari a £ 458,3 milioni (€ 554,5 milioni). Il 30 giugno 2015, il patrimonio netto era pari a £ 477,6 milioni, perciò, la veriazione è dovuta all’ incremento di £ 18,1 milioni della riserva utili e al decremento delle riserve di copertura (“hedging riserve”), che sono diminuite di £ 37,7 milioni.
Durante l’esercizio sono stati pagati dei Dividendi per £ 20.084.000.
I mezzi propri finanziano il 31,6% dell’attivo (36,7% nel 2014/15).
Il capitale sociale è composto da n. 39.812.443 azioni di Classe A e n. 124.000.000 azioni di Classe B.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un regolare dividendo semestrale sulle azioni di Classe A e di Classe B in circolazione della Società pari a $ 0,09 per azione, che verranno pagati nel mese di gennaio e giugno 2017.

L’indebitamento finanziario netto.



Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2016, ammonta a £ 490 milioni (€ 593 milioni), mentre al 30 giugno 2015 erano pari a £ 411 milioni, con un incremento del 19,3%. Solo £ 5,6 milioni (£ 485 mila nel 2014/15) sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 33,8% dell’attivo (32% nel 2014/15).
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 229.2 milioni (€ 277 milioni) e registrano un incremento del 47,2%.
L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 260,9 milioni (€ 357,7 milioni) e registra un aumento del 2,2%; tuttavia, l’indebitamento finanziario netto risulta inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze.
L'incremento dell’indebitamento finanziario netto di £ 5,7 milioni rispetto all'anno precedente è dovuto principalmente all'impatto dei tassi di cambio col dollaro USA sul debito contratto in dollari. Infatti il cambio USD / GBP, al 30 Giugno 2015, era 1,5712; mentre al 30 Giugno 2016 era di  1,3332, con una variazione dell’15,1%.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è sceso di molto da 2,2 a 1,35. Poiché tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2 e, invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, sembrerebbe confermato il fatto che l’aumento esponenziale dei ricavi permette al Manchester United di rendere sostenibile l’indebitamento finanziario, anche se l’origine del debito non deriva dalla gestione caratteristica, ma è conseguenza di fattori esogeni, come l’operazione dell’acquisto a debito.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario del Manchester United dimostra come la struttura del business caratteristico generi del “cash”. La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per £ 73,4 milioni.  Il Flusso di cassa netto derivante dall’attività operativa dell’esercizio è positivo per £ 186,1 milioni. Il Flusso di cassa netto da attività di investimento ha drenato £ 104,8 milioni. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali, risulta un investimento netto di  £ 99,7 milioni, in aumento di £ 2,9 milioni rispetto all’esercizio precedente. Infatti, risultano pagamenti per £ 138,1 milioni e incassi per £ 38,3 milioni.
Il Flusso di cassa generato dall'attività di finanziamento è stato negativo per  £ 20,45. L’importo derivante dagli utili su cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti è stato pari a £ 12,6 milioni.

I Ricavi.



Il fatturato registra un incremento del 30,4%, assestandosi a £ 515,3 milioni (£ 395,2 milioni nel 2014/15), pari a circa € 623,6 milioni, superando, pertanto, la soglia record dei 600 milioni di Euro di fatturato.
Per quanto riguarda la composizione del fatturato netto, l’incidenza dei ricavi commerciali risulta pari al 52,1%; mentre i ricavi TV hanno inciso per il 27,2% e i ricavi da Match Day per il 20,7%.



Il grafico seguente mostra come nella composizione percentuale del fatturato dal 2012 prevalgano i ricavi commerciali.



I ricavi commerciali sono ulteriormente cresciuti del 36,3%, raggiungendo il record di £ 268,3 milioni (£ 196,8 milioni nel 2014/15). Dal 2011/12, i ricavi commerciali sono cresciuti in media del 22,9% ad anno. I ricavi per sponsorizzazioni sono aumentati del 3,4%, da £ 154.9 milioni a £ 160,1 milioni, con un incremento di £ 5,2 milioni rispetto all'anno precedente.
I ricavi dalle vendite al dettaglio, dal Merchandising e Licensing aumentano del 207,9% da £ 31,6 milioni a £ 97,3 milioni, con un incremento di £ 65,7 milioni, dovuto principalmente all’entrata in vigore del nuovo accordo con ‘adidas’.
I ricavi da “New Media & Mobile” sono aumentati del 4,8 % da £ 10,4 milioni a £ 10,9 milioni.
Durante l’anno 2016 sono stati annunciati 14 nuovi accordi commerciali, di cui 6 globali e 5 regionali.

I ricavi TV ammontano a £ 140,4 milioni (£ 107,7 milioni nel 2014/15) e risultano aumentati del 30,4%. La causa è da ricercare principalmente nella partecipazione alla Champions League.

I ricavi da gare sono pari a £ 106,6 milioni (£ 90,6 milioni nel 2014/15 e £ 108,1 milioni nel 2013/14), pari a circa € 129 milioni, e risultano aumentati del 17,7%, sempre a causa della partecipazione alla Champions League e anche all’andamento nelle coppe nazionali.

I Costi operativi.

I costi operativi totali sono cresciuti del 12,8% e ammontano £ 436,6 milioni, pari a circa € 528,3 milioni.
Il costo del personale è aumentato del 14,6%, da £ 202,6 milioni a £ 232,2 milioni (€ 280,9 milioni), a causa di rinnovi contrattuali unitamente ad una maggiorazione dei salari annuali a causa della partecipazione alla UEFA Champions League.
L’organico è aumentato da 778 a 810 persone.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 45,1%, mentre nell’esercizio precedente era del 51,4%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabiliti dal Fair Play Finanziario. Il decremento percentuale è determinato dall’aumento del fatturato avvenuto in misura superiore a quella del costo del personale.
Le svalutazioni diminuiscono da £ 10,3 milioni a £ 10,1 milioni e l'ammortamento dei calciatori ammonta a £ 88 milioni (€ 106,5 milioni), con un decremento dell’11,6%.
I costi straordinari ammontano a £ 15,1 milioni; nel 2014/15 sono stati pari a £ 2,3 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a £ 5,2 milioni. £ 8,4 milioni riguardano la risoluzione contrattuale con il manager Van Gaal e il suo staff e £ 6,7 milioni sono relativi all’impairment registrato per alcuni calciatori.
Per quanto riguarda il risultato economico da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di minusvalenze per £ 9,8 milioni (€ 11,8 milioni).

La gestione finanziaria.

Gli oneri finanziari netti risultano diminuiti di £ 15,2 milioni, passando da £ 35,2 milioni a £ 20 milioni (€ 24,2 milioni), registrando un decremento del 43,2%, che è importante. La variazione è dovuta principalmente alla riduzione degli interessi pagati, dovuta all’operazione di rifinanziamento del debito.

I proventi finanziari lordi risultano diminuiti da £ 204 mila a £ 442 mila (€ 535 mila).

Il Breakeven Result

Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 48,8 milioni, pari a circa 59,1 milioni di Euro. Nel 2014/15 era negativo per £ 3,6 milioni. Considerando che nel 2013/14 il risultato prima delle imposte era positivo per £ 40,5 milioni, si otterrebbe un risultato aggregato positivo di £ 85,7 milioni.

Le imposte sul reddito.

Le imposte sul reddito risultano negative per £ 12,4 milioni. Nel 2014/15 erano positive £ 2,7 milioni.

Il Risultato Netto.

A causa delle imposte, nel 2015/16 si è registrato un risultato netto positivo per £ 36,3 milioni.
Nel 2014/15, il risultato netto dell'esercizio era negativo £ 895 mila milioni e nel 2013/14 era positivo per £ 23,8 milioni.

Prospettive


Le prospettive per l'esercizio 2016/2017 sono estremamente rosee, anche senza la partecipazione alla Champions League. Gli amministratori del gruppo Manchester United plc prevedono: Ricavi ancora in aumento intorno a £ 530/540 milioni e un EBITDA positivo in diminuzione tra 170 a 180 milioni di sterline. 

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