domenica 13 novembre 2016

Bilancio Porto 2015/16: perdita di 58 milioni, con problemi di Financial FairPlay.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato 2015/16 di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si è chiuso con una perdita consolidata netta pari a Euro 58.283.821. Il Porto non ha rispettato i requisiti del "break-even", come definito dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario.
Il risultato negativo è dovuto principalmente al fatto che il modello di gestione economica del Porto si base sul Player Trading e nel 2015/16 si è verificato un crollo delle plusvalenze, pertanto il risultato del Player Trading non è riuscito a coprire gli altri costi operativi.
Il ricorso al Player Trading è dovuto al fatto che le plusvalenze generano liquidità effettiva, che serve a pagare il debito finanziario del club, anche perché le banche (NOVO BANCO e Millenium BCP) accettano, a garanzia del finanziamento concesso, i diritti economici sulle cessioni dei calciatori.
Il realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
A quanto scritto sopra bisogna aggiungere  anche la problematica inerente la competenza economica del premio fisso per le competizioni della UEFA Champions League. Nell’esercizio precedente per l’esposizione del risultato positivo furono decisivi anche i 12 milioni di Euro di ricavi per le competizioni UEFA 2015/16, perché, il Porto come la S.S. Lazio SpA rilevava tali ricavi, quando risultava probabile che i benefici economici affluissero all’entità e il loro ammontare potesse essere attendibilmente valutato. Tuttavia, la ‘Comissão do Mercado de Valores Mobiliários’, ha imposto di considerare il riconoscimento dei proventi delle competizioni europee nell’esercizio in cui si disputa la competizione cui si riferiscono e non nell’esercizio in cui si acquisisce il diritto a partecipare alla competizione. Se il Porto avesse seguito il vecchio criterio avrebbe potuto esporre 2 milioni di Euro in più rispetto a quelli registrati. Tuttavia, ha evidenziato nel 2014/15, 12 milioni di ricavi che avrebbe potuto esporre nel 2015/16, seguendo il nuovo criterio.

Il Presidente ha sottolineato che dal punto di vista sportivo la squadra di calcio ha reso ben al di sotto delle aspettative e del valore calciatori. Vi è stato un avvicendamento alla guida tecnica e per il prossimo esercizio si è deciso di tenere tutti i calciatori considerati fondamentali per la nuova stagione, nella speranza di aumentare il guadagno derivante dalla futura cessione.
Nella stagione sportiva 2015/16, il Porto ha conseguito il terzo posto in campionato, acquisendo il diritto ai preliminari di Champions League 2016/17. Il Porto è stato eliminato nella fase a gironi di Champions League 2015/16 e successivamente ai sedicesimi di UEFA Europa League 2015/16.

Il Gruppo.

Il controllore di ultima istanza della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è “Futebol Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è “Persona giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
La compagine sociale è la seguente: Futebol Clube do Porto, controlla direttamente e indirettamente il 75,72% dei diritti di voto, con 17.037.986 azioni (di cui n. 250 detenute attraverso Pinto Da Costa); António Luís Oliveira controlla direttamente e indirettamente il 7,34% dei diritti di voto, con 1.651.730 azioni; Joaquim Francisco Alves Ferreira de Oliveira controlla indirettamente attraverso la società ‘Olivedesportos SGPS, S.A’ il 6,68% dei diritti di voto, con 1.502.188 azioni; il flottante è del 10,26%.
Le società incluse nel bilancio consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono sette. “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a competizioni sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi. Tale società è la capogruppo che controlla le altre sei.
“PortoComercial – Sociedade de Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è controllata al 70%.
“PortoEstádio – Gestão e Exploração de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e del funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade Mediadora de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria. Tale società è controllata al 90%.
“Dragon Tour, Agência de Viagens, S.A.” si occupa dell’organizzazione e vendita di viaggi e pacchetti turistici. Tale società è controllata al 93,5%.
FC Porto – Media, S.A. si occupa della produzione, commercializzazione e acquisizione dei diritti di sfruttamento di opere e programmi audiovisivi e multimediali. Tale società è controllata al 98,78%.
Dal 22 ottobre 2014, è rientrata nel perimetro di consolidamento anche ‘Euroantas, Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.’, che si occupa del funzionamento del patrimonio immobiliare, ossia  “Estádio do Dragão”. Tale società è controllata al 47%.
Dal 10 Luglio 2015, sono rientrate nel perimetro di consolidamento anche ‘Avenida dos Aliados, Sociedade de Comunicação, S.A, che si occupa della gestione di un servizio di programmi televisivi via cavo denominato “Porto Canal” ed è controllata all’81,58% e la società ‘Miragem – Produção audiovisual S.A.’, che si occupa di Produzione e realizzazione di annunci pubblicitari, reportages, documentari e programmi per la televisione, e supporto video, che è controllata all’81,58% -

La Capitalizzazione di Borsa.

La società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD “ è quotata in Borsa all’Euronext di Lisbona.
Il Porto capitalizza in borsa un valore di 13,7 milioni Euro considerando solo 22,5 milioni di azioni circolanti e il valore di € 0,61.
Al 30 giugno 2016, il capitale sociale di FCPorto, SAD, interamente sottoscritto e versato, è composto da 22.500.000 azioni dal valore nominale di 5 euro ciascuna, di cui 15.000.000 di azioni ordinarie e 7.500.000 di azioni privilegiate.
Nel periodo dal 01/07/15 al 30/06/16, il valore minimo di chiusura dell’azione è stato di € 0,50 e il valore massimo di € 0,76.

La continuità aziendale.

La società Deloitte & Associados, SROC S.A. ha certificato il bilancio e ha rilevato che il bilancio individuale della Società al 30 giugno 2016, risulta aver perso quasi tutto il suo capitale sociale e la Società si ritroverebbe ancora nella situazione di perdita di oltre la metà del capitale sociale, disciplinata dal Codice delle Società Commerciali Portoghese (“Artigo 35.º Perda de metade do capital” e “Artigo 171.º Menções em actos externos”). Inoltre, sia nel bilancio individuale che nel consolidato l’importo dell’attivo corrente è nettamente inferiore alle passività correnti.
Nella Nota 3.4 della nota integrativa al bilancio consolidato è evidenziato che la Società non ha rispettato i requisiti del "break-even", come definito dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario.
Come evidenziato dagli Amministratori, la decisione circa l’adeguatezza patrimoniale della società è di competenza dell’Assemblea dei soci.
I Revisori hanno evidenziato che la continuità aziendale del Porto, fa anche affidamento sul mantenimento del sostegno finanziario da parte delle istituzioni finanziarie, e sul successo delle future operazioni, come la vendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori, da cui derivano le plusvalenze, come è accaduto negli anni precedenti.
In sintesi, la continuità aziendale del Porto dipende anche dalle plusvalenze.

Lo Stato Patrimoniale.

L’attivo presenta un totale di 375.044.928 Euro; mentre, nel 2014/15 era pari a Euro 359.235.360, con un incremento è stato del 4,4%.
Il totale delle passività (liabilities) è aumentato del 26,5%, da € 276,1 milioni a € 349,18 milioni.
Il valore della rosa incide sull’attivo per il 24,16%.
Le immobilizzazioni materiali, pari a € 140.503.928 (€ 139.965.096 nel 2014/15), incidono sull’attivo per il 37,46% (38,96% nel 2014/15).
La voce terreni ammonta a € 13.870.247 (€ 13.830.598 nel 2014/15). La voce relativa ai fabbricati (“Edificios e outras construções”) diminuisce da € 106.739.012 a € 105.331.673, con un costo storico di Euro 129.492.935. Le attrezzature di base ammontano a € 21.082.544; i Mezzi di trasporto espongono un valore contabile netto di € 13.098;  le apparecchiature per ufficio risultano pari a € 103.565 e le altr immobilizzazioni materiali sono pari a Euro 102.801.



L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,07 (1,3 nel 2014/15), ciò vuol dire che il valore dei beni del club, così come valutato in bilancio, è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,57 (0,84 nel 2014/15), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento risulta pari a 0,07 nell’esercizio precedente era negativo essendo pari a 0.3.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile della rosa è esposto nelle attività non correnti per € 90,6 milioni (€ 65,9 milioni nel 2014/15) e rappresenta il 24,16% dell’attivo. La variazione positiva di € 24,7 milioni, rispetto al 30 giugno 2015, è dovuta ad investimenti per € 77,7 milioni (di cui € 2,48 milioni per anticipi), cessioni per un valore residuo contabile di € 20,66 milioni, ammortamenti per €29,58 milioni, rettifiche di valore per € 2,7 milioni.



Al 30 giugno 2016, risultano 69 calciatori, di cui 15 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni di Euro, 9 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 45 calciatori con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più importanti effettuati durante il 2015/16 sono riportati, con le relative percentuali, nella tabella seguente.



Da notare che i calciatori vengono inseriti nel conteggio in base alla percentuale di possesso dei diritti economici sugli stessi, che non sempre coincide col 100%.
Al 30 giugno 2016, Layún, Quintero, Marega, Martins Indi, Marega, Maxi Pereira, Marcano, Evandro e André André erano posseduti al 100%; mentre, Adrian Lopez era posseduto al 60%, Brahimi al 50% e Diego Reyes figura con una percentuale di possesso del 47,5%.
Nella voce “altri creditori”, pari a € 6.841.234 (€ 11.089.200 nel 2014/15), sono evidenziati gli importi spettanti a "terzi" (TPO), in regime di partecipazione economica. Pearl Design Holding Ltd. vanta un credito da compartecipazione di € 1.562.500. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un credito da compartecipazione di € 1.200.000.

Le cessioni più importanti sono rilevabili dalla tabella seguente.



I calciatori i cui diritti sportivi siano stati ceduti in maniera definitiva, trattenendo una parte dei diritti economici, vengono iscritti nella voce dell’attivo corrente “Altre attività finanziarie”. Il valore di tale voce allocata nell’attivo corrente ammonta a € 466.443 (€ 292.167 nel 2014/15) e riguarda principalmente i diritti economici sulle cessioni dei seguenti calciatori: Chidera Ezeh per Euro 325.205; Quiñones per Euro 126.608 e altri calciatori per Euro 65.162.

I Crediti.

La prima voce per importanza dell’attivo è rappresentata dai crediti verso i clienti con un valore complessivo di € 102,35 milioni (€ 88,3 milioni nel 2014/15) ed un’incidenza sull’attivo del 27,3%.
L’importo dei crediti verso clienti non correnti è di € 15,7 milioni (€ 13,5 milioni nel 2014/15), mentre l’importo a breve termine è di € 86,67 milioni (€ 74,76 milioni nel 2014/15).
I crediti verso clienti includono anche quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano a € 68,4 milioni (€ 75.063.818 nel 2014/15), di cui Euro 17.713.096 non correnti.
I maggiori crediti riguardano: € 22.175.151 verso Juventus Football Club SPA per Alex Sandro; € 13.370.000 verso Stoke City; € 12.356.500 verso il Real Madrid; € 3.241.387 verso Al Hilal, per Carlos Euardo; € 2.788.750 verso Doyen Sports Investments Limited; € 12.657.970 verso il São Paulo.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 25,86 milioni, comprese le interessenze dei terzi. Nel 2014/15 era positivo per € 83,1 milioni.

La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta principalmente alla perdita di esercizio.

A causa della variazione avvenuta nel perimetro di consolidamento, le interessenze di terzi ammontano a € 59.442.692, corrispondente essenzialmente all’importo del 53% di EuroAntas, non controllato.
Il Patrimonio netto consolidato finanzia solo il 6,9% dell’attivo e il capitale circolante netto è negativo per 87, 2 milioni di Euro.

L’Indebitamento Finanziario.



L’indebitamento finanziario del Porto era già notevole e nel 2015/16 è ulteriormente aumentato. I debiti bancari sono pari a € 112,89 milioni e risultano in aumento di € 15,15 milioni. I debiti bancari, pari a € 112,89 milioni, finanziano il 30,1% dell’attivo e risultano in aumento del 15,5%. Essi sono composti da debiti verso banche per € 71,4 milioni e debiti per factoring per € 41,47 milioni. I prestiti obbligazionari, pari a € 64,36 milioni (€ 63,7 milioni nel 2014/15), finanziano il 17,2% delle attività e sono in aumento dell’1%. Considerando le disponibilità liquide che sono pari a € 6,8 milioni (€ 18,2 milioni nel 2014/15), si ottiene un indebitamento finanziario netto pari a 170,43 milioni, in aumento del 19%.
L’EBITDA è negativo per 5,65 milioni di Euro.
L’indebitamento ai fini del Financial Fair Play considera anche il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori. Il Regolamento auspica che l’indebitamento finanziario netto risulti inferiore al fatturato.
Come già scritto, i crediti per la compravendita di calciatori ammontano a € 68.408.225 (€ 75.063.818 nel 2014/15).
I debiti per la compravendita di calciatori ammontano a € 51.543.665 (€ 42,85 milioni nel 2014/15), pertanto il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori sarebbe positivo per € 16,86 milioni e l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair Play sarebbe pari a €153,57 milioni e sarebbe superiore al fatturato netto.

I debiti sono stati contratti per l’acquisto dei seguenti calciatori: Imbula, Corona, Felipe, Inácio, Marega, Brahimi, Layún.
Il dettaglio dei creditori per trasferimento calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Olympique De Marseille SASP per € 9.650.000; F.C.Twente per € 6.500.000; Sport Club Corinthians Paulista per € 6.000.000; São Paulo Futebol Clube per € 6.000.000; Maritimo da Madeira Futebol SAD per € 3.925.000; Granada Club de Futbol SAD per €  3.332.170; Watford Association Football Club Ltd per €  3.000.000; Onsoccer International, S.A. per € 2.005.000; Northfields Sports B.V. per € 1.700.000; SASP FC Lorient Bretagne Sud per € 1.300.000; Portimonense Sporting Clube per € 4.550.000; Gestifute, S.A. per €  600.150; Vitoria Sport Clube - Futebol SAD per € 254.592 e Danubio Finanzierungsleistungen und Marketing GMBH per € 1.000.000.
Nella voce “altre passività” sono inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora fatturate dei procuratori che ammontano a circa € 16,1 milioni (€ 17,1 milioni nel 2014/15).

I Flussi di cassa.

Le disponibilità liquide sono diminuite da € 18.240.722 a € 6.816.192. Il decremento di € 11.424.530 è dipeso da deflussi di cassa derivanti dall’attività operativa per € 7.921.306, da flussi di cassa positivi derivanti dall’attività di investimento per € 121.900 e da flussi negativi derivanti dall’attività di finanziamento per € 3.660.505 e dall’ Effetto di variazione del perímetro di consolidamento per Euro 35.380.
Da evidenziare che l’attività di disinvestimento di immobilizzazioni, ossia di calciatori, ha fruttato entrate liquide per € 79.448.592 (€ 76,6 milioni nel 2014/15). Gli investimenti per l’acquisto di calciatori hanno drenato liquidità per € 76.200.103 (€ 45,4 milioni nel 2014/15).
Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, sono stati ottenuti prestiti per € 79,6 milioni e rimborsati prestiti per € 69,6 milioni, di cui € 5.562.500 per rimborso prestiti ottenuti da investitori (Pearl Design e For Gool).

I Ricavi.



Il fatturato senza plusvalenze è stato pari a € 75,8 milioni (€ 93,6 milioni nel 2014/15), con un decremento del 19% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria diminuiscono del 20,6%, da € 7,87 milioni a € 6,26 milioni e mostrano un’incidenza dell’ 8,3% sul fatturato netto.
I Proventi UEFA, che incidono per il 15,3% sul fatturato netto, sono pari a € 11,6 milioni (€ 36,17 milioni nel 2014/15) e registrano un decremento del 67,9%.
Nel 2015/16, il Porto è stato eliminato nella fase a gironi di Champions League e successivamente ai sedicesimi di UEFA Europa League. Nel 2014/15 il Porto ha raggiunto i quarti di Champions League.
Nel valutare tali risultati bisogna tener conto che, fino al 2014/15, il Porto contabilizzava il premio fisso per l’UEFA Champions League nell'esercizio in cui era garantito l'accesso. Nel 2013/14 era già stato contabilizzato il diritto di competere nel turno preliminare di UEFA Champions League 2014/2015 per € 2.100.000 e, nel 2014/15, è stato contabilizzato il premio fisso di 8,6 milioni, dopo aver conseguito il diritto a disputare la fase a gironi 2014/15 della Champions League e il premio fissso del 2015/16 di 12 milioni di Euro per la partecipazione, avendo già conseguito il diritto nel 2014/15.

Gli Altri ricavi sportivi ammontano a € 1,86 milioni (€ 1,17 milioni nel 2014/15) ed incidono sul fatturato netto per il 2,5%.
I Diritti TV, incidono per il 29,4% e sono pari a 22,31 milioni, con un incremento del 29,3%.
I ricavi derivanti dalla pubblicità e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 14,18 milioni (+4,6% sul 2014/15) ed incidono per il 18,7%.
I ricavi da Merchandising risultano pari a € 4,58 milioni (+19,7% sul 2014/15) ed incidono per il 6% sul fatturato.
I ricavi da Corporate Hospitality aumentano del 2,4%, da € 8,2 milioni a € 8,39 milioni ed incidono per l’11,1%.
I ricavi per altre prestazioni di servizio risultano pari a € 5,85 milioni e risultano in aumento del 37,1%.
Gli altri proventi, diminuiscono da € 1,25 mila a € 756 mila.

I Costi.

Il costo del personale pari a € 75,79 milioni (€ 69,9 milioni nel 2014/15) risulta in aumento dell’ 8,3% ed incide sul fatturato senza plusvalenze per il 100%. In altre parole, tutto il fatturato netto serve a coprire il costo del personale, ma il costo del personale rappresenta solo il 60,9% dei costi totali, alla cui copertura dovrebbe provvedere il player trading.
Le spese per servizi ammontano a € 38,66 milioni (€ 33,23 milioni nel 2014/15) e risultano in aumento del 16,3%. Tali spese comprendono i costi per “Trabalhos especializados” per € 11.150.834 (€ 11,21 milioni nel 2014/15) riguardanti costi per ricerca di mercato, consulenze giuridiche e altre consulenze. Le spese per diritti di immagine aumentano da € 601.126 a € 3.514.972.
La voce "Subcontractos", aumentata da € 5.336.446 a € 6.233.212, riguarda, principalmente gli oneri sostenuti relativi al protocollo siglato tra il Gruppo e Futebol Clube do Porto, che consiste principalmente nel costo degli impianti e l'uso del centro di formazione, sia per la prima squadra che per le giovanili, così come le spese di viaggio e di alloggio (della squadra di calcio per le gare del campionato nazionale e in Europa), sostenuti dalla controllata Dragon Tour. Dalla stagione 2015/16 con l'integrazione di ‘Avenida dos Aliados’ in nel perimetro di consolidamento, questa rubrica ha incluso i costi per la produzione di contenuti di ‘Porto Canal’.

Il Player Trading.

Nel 2015/16 il risultato economico della cessione dei calciatori è positivo, ma è crollato di € 43,8 milioni, da € 82,5 milioni a € 38,65milioni. Tuttavia, il risultato economico della cessione dei calciatori è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori, determinando un risultato positivo da Player trading di 7,1 milioni di Euro (€ 51,1 milioni nel 2014/15).
Il modello di gestione economica del Porto richiede che tale risultato copra anche gli altri costi, cosa che nel 2015/16 non è avvenuta.

Negli ultimi dieci anni, la somma algebrica del risultato da Player trading è positiva per € 143,56 milioni; tale risultato sta a indicare che il Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo annuale dei cartellini dei calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze derivante dalle cessione degli stessi.



L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a € 31,56 milioni (€ 31,37 milioni, nel 2014/15) e risulta in aumento dello 0,6%.
Le plusvalenze risultano in diminuzione da € 86.470.297 a € 40.222.955.

Il “Breakeven Result”.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 57.340.934; nel 2014/15 era positivo per € 20,5 milioni; nel 2013/14 era negativo per € 37,48 milioni. L’aggregato dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi è negativo per 74.270.442 Euro. Pertanto, per quanto riguarda il “Break-even Rule”, il Porto dovrebbe considerare i costi non rilevanti, come quelli per il settore giovanile e le infrastrutture sportive. In  ogni caso, gli stessi Amministratori hanno evidenziato che FC Porto, SAD, non rientra nei limiti della deviazione accettabile.

Il Consiglio di Amministrazione della Società si è rivolto ai dirigenti della UEFA per spiegare le ragioni del deficit registrato, ed ha ottenuto la decisione, per il momento, di non vendere i diritti sportivi di alcuni giocatori al fine di non compromettere le prestazioni sportive della squadra. Tuttavia, il Porto dovrà rispettare alcuni obblighi e attuare alcune misure, come saranno definite nel dettaglio dal Comitato di Controllo Finanziario UEFA per Club, che avranno come obiettivo il raggiungimento del pareggio di bilancio nei prossimi anni.

L’EBIT è positivo per € 41,5 milioni. Nel 2014/15 era positivo per € 34,38 milioni. La gestione finanziaria è negativa per € 15,8 milioni (-€ 13,8 milioni nel 2014/15). Gli oneri finanziari risultano pari a € 17,2 milioni (+1,2%). I proventi finanziari ammontano a € 1,99 milioni (-4,7%) e i risultati relativi alle partecipazioni sono negativi per € 604 mila.

Il risultato consolidato netto è negativo per € 58.283.821; mentre, nel 2014/15 era positivo per € 19.957.693. Nel 2012/13 era negativo per € 40,7 milioni.

Conclusioni.


La gestione operativa vede il prevalere dei costi sul fatturato pertanto la gestione economica operativa risulta squilibrata e affida la continuità aziendale alle plusvalenze. La stagione 2016/2017 impone la necessità di una profonda ristrutturazione, tuttavia i presupposti sono buoni perché la squadra ha conquistato, attraverso i play-off, l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League, eliminando la Roma e garantendosi così importanti e fondamentali ricavi.

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